Il decreto Irpef, al fine di ridurre nell'immediato la pressione fiscale e contributiva sul lavoro riconosce un credito pari:
> a 640 euro, se il reddito complessivo non è superiore a 24.000 euro;
> a 640 euro, se il reddito complessivo è superiore a 24.000 euro ma non a 26.000 euro. Il credito, in questo caso, spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 26.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 2.000 euro.
Esempio:
I sostituti d'imposta riconoscono il credito ripartendolo fra le retribuzioni erogate successivamente alla data di entrata in vigore del decreto, a partire dal primo periodo di paga utile.
L'importo del credito riconosciuto è indicato nel CUD.
Le disposizioni si applicano solo per il 2014.
Gli incapienti, ovvero coloro che non versano Irpef, non avranno alcun beneficio.
> a 640 euro, se il reddito complessivo non è superiore a 24.000 euro;
> a 640 euro, se il reddito complessivo è superiore a 24.000 euro ma non a 26.000 euro. Il credito, in questo caso, spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 26.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 2.000 euro.
Esempio:
I sostituti d'imposta riconoscono il credito ripartendolo fra le retribuzioni erogate successivamente alla data di entrata in vigore del decreto, a partire dal primo periodo di paga utile.
L'importo del credito riconosciuto è indicato nel CUD.
Le disposizioni si applicano solo per il 2014.
Gli incapienti, ovvero coloro che non versano Irpef, non avranno alcun beneficio.
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