Fisco oggi mette in evidenza, nella rassegna stampa del primo giugno, i seguenti articoli:
- Professionisti, redditi in frenata (Il Sole 24 ore);
- Niente Iva per la cessione gratuita (Il Sole 24 ore);
- Falso a prova di criteri tecnici (Il Sole 24 ore);
- La riforma delle sanzioni è il regno dei paradossi (Il Sole 24 ore).
Il reddito medio nel 2015 dichiarato dalle attività
professionali è risultato essere quello più alto con 41.590 euro, in ogni caso in flessione dell'1,2%.
La frenata più brusca è quella dei laboratori di analisi cliniche (-24,8%) seguita da quella degli amministratori di condominio (-10,8%).
Dottori commercialisti, ragionieri e consulenti del lavoro si attestano sopra la media nazionale con 47.310,00 euro.
L'82,6% dei 40,7 milioni di contribuenti Irpef detiene prevalentemente reddito da lavoro dipendente o pensione.
Il 5,9% dei 40,7 milioni di contribuenti Irpef detiene prevalentemente reddito derivante dall'esercizio di attività d'impresa o di lavoro autonomo.
La cessione gratuita al Comune di aree edificabili effettuata nell'esercizio d'impresa in esecuzione di un piano di lottizzazione non è componente positivo di reddito e non è imponibile Iva.
"Sterilizzare" il bilancio con riferimento al suo contenuto valutativo significa negarne la funzione e stravolgerne la natura.
Sussiste, in tale circostanza, il delitto di false comunicazioni sociali se, in presenza di criteri di valutazione normativamente fissati o di criteri tecnici generalmente accettati, il redattore del bilancio se ne discosta consapevolmente e senza darne adeguata informazione giustificativa, in modo concretamente idoneo a indurre in errore i destinatari dello stesso.
Le sanzioni amministrative tributarie, ad opera del decreto legislativo 158/2015, sono così modificate:
- la sanzione edittale è passata dal 100/200% del tributo dovuto al 90/180% sempre del tributo dovuto;
- per l'omessa fatturazione la sanzione minima è passata dal 100% al 90% (es. mancata emissione degli scontrini fiscali);
- per mancata emissione della fattura la sanzione minima è pari al 90% dell'imposta;
- per chi, nei quattro mesi successivi, non avendo ricevuto la fattura non la regolarizza, la sanzione è pari al 100%;
- per infedele dichiarazione Iva, se la dichiarazione ha riportato orifinariamente un'imposta a credito di 100, per effetto delle rettifiche dell'Agenzia, il credito viene portato a 60, la nuova sanzione (dal 90 al 180) si applica su 40, solamente se tale importo è stato utilizzato in compensazione o a scomputo delle medesima imposta. Per cui, se il credito non è stato utilizzato, nonostante l'infedeltà della dichiarazione, non vi è penalità.
- Professionisti, redditi in frenata (Il Sole 24 ore);
- Niente Iva per la cessione gratuita (Il Sole 24 ore);
- Falso a prova di criteri tecnici (Il Sole 24 ore);
- La riforma delle sanzioni è il regno dei paradossi (Il Sole 24 ore).
Il reddito medio nel 2015 dichiarato dalle attività
professionali è risultato essere quello più alto con 41.590 euro, in ogni caso in flessione dell'1,2%.
La frenata più brusca è quella dei laboratori di analisi cliniche (-24,8%) seguita da quella degli amministratori di condominio (-10,8%).
Dottori commercialisti, ragionieri e consulenti del lavoro si attestano sopra la media nazionale con 47.310,00 euro.
L'82,6% dei 40,7 milioni di contribuenti Irpef detiene prevalentemente reddito da lavoro dipendente o pensione.
Il 5,9% dei 40,7 milioni di contribuenti Irpef detiene prevalentemente reddito derivante dall'esercizio di attività d'impresa o di lavoro autonomo.
La cessione gratuita al Comune di aree edificabili effettuata nell'esercizio d'impresa in esecuzione di un piano di lottizzazione non è componente positivo di reddito e non è imponibile Iva.
"Sterilizzare" il bilancio con riferimento al suo contenuto valutativo significa negarne la funzione e stravolgerne la natura.
Sussiste, in tale circostanza, il delitto di false comunicazioni sociali se, in presenza di criteri di valutazione normativamente fissati o di criteri tecnici generalmente accettati, il redattore del bilancio se ne discosta consapevolmente e senza darne adeguata informazione giustificativa, in modo concretamente idoneo a indurre in errore i destinatari dello stesso.
Le sanzioni amministrative tributarie, ad opera del decreto legislativo 158/2015, sono così modificate:
- la sanzione edittale è passata dal 100/200% del tributo dovuto al 90/180% sempre del tributo dovuto;
- per l'omessa fatturazione la sanzione minima è passata dal 100% al 90% (es. mancata emissione degli scontrini fiscali);
- per mancata emissione della fattura la sanzione minima è pari al 90% dell'imposta;
- per chi, nei quattro mesi successivi, non avendo ricevuto la fattura non la regolarizza, la sanzione è pari al 100%;
- per infedele dichiarazione Iva, se la dichiarazione ha riportato orifinariamente un'imposta a credito di 100, per effetto delle rettifiche dell'Agenzia, il credito viene portato a 60, la nuova sanzione (dal 90 al 180) si applica su 40, solamente se tale importo è stato utilizzato in compensazione o a scomputo delle medesima imposta. Per cui, se il credito non è stato utilizzato, nonostante l'infedeltà della dichiarazione, non vi è penalità.
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