Dal 1° gennaio 2020 i versamenti previsti per i servizi ipotecari potranno avvenire esclusivamente
tramite il modello “F24 Elementi identificativi”. Un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle
Entrate stabilisce, infatti, che a partire dal 1° gennaio 2020 l’F24 ELIDE sostituirà del tutto l’F23 per il
pagamento dell’imposta ipotecaria, delle tasse ipotecarie, dell’imposta di bollo e delle sanzioni relativi
ai servizi di aggiornamento dei registri immobiliari e al rilascio di certificati e copie. L’F23 potrà essere
utilizzato, in via transitoria, solo fino al 31 dicembre 2019.
Più semplicità negli adempimenti
Il pagamento tramite F24 Elide per i servizi ipotecari era stato introdotto con il Provvedimento del 28 giugno 2017, che tuttavia non aveva mandato in soffitta l’F23. Il provvedimento di oggi, in un’ottica di razionalizzazione dei flussi e di semplificazione degli adempimenti, dal prossimo anno mantiene in uso il solo modello F24, già impiegato per molteplici tipologie di versamento, nella versione “Elementi identificativi” (dedicata ai versamenti per i quali sono necessarie informazioni che non possono essere riportate nell’F24 ordinario).
Gli altri modi per pagare i servizi ipotecari
Per i servizi ipotecari resi presso gli Uffici ProvincialiTerritorio restano comunque valide le altre modalità di pagamento stabilite dal Provvedimento del 28 giugno 2017. Si tratta, in particolare, del versamento tramite carte di debito o prepagate e, per le sole tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali, del contrassegno “Marca servizi” acquistabile presso i rivenditori autorizzati. Infine, gli utenti convenzionati ai servizi telematici di presentazione documenti catastali o di consultazione ipocatastale possono utilizzare le somme preventivamente versate con modalità telematiche sul conto corrente unico nazionale (“castelletto”).
Fonte: Agenzia delle Entrate
Più semplicità negli adempimenti
Il pagamento tramite F24 Elide per i servizi ipotecari era stato introdotto con il Provvedimento del 28 giugno 2017, che tuttavia non aveva mandato in soffitta l’F23. Il provvedimento di oggi, in un’ottica di razionalizzazione dei flussi e di semplificazione degli adempimenti, dal prossimo anno mantiene in uso il solo modello F24, già impiegato per molteplici tipologie di versamento, nella versione “Elementi identificativi” (dedicata ai versamenti per i quali sono necessarie informazioni che non possono essere riportate nell’F24 ordinario).
Gli altri modi per pagare i servizi ipotecari
Per i servizi ipotecari resi presso gli Uffici ProvincialiTerritorio restano comunque valide le altre modalità di pagamento stabilite dal Provvedimento del 28 giugno 2017. Si tratta, in particolare, del versamento tramite carte di debito o prepagate e, per le sole tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali, del contrassegno “Marca servizi” acquistabile presso i rivenditori autorizzati. Infine, gli utenti convenzionati ai servizi telematici di presentazione documenti catastali o di consultazione ipocatastale possono utilizzare le somme preventivamente versate con modalità telematiche sul conto corrente unico nazionale (“castelletto”).
Fonte: Agenzia delle Entrate
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