A partire dalle dichiarazioni presentate nel 2024, il decreto legislativo 8 gennaio 2024, n. 1, recante «Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari» (decreto Adempimenti), ha esteso a tutti i contribuenti non titolari di partita IVA la possibilità di presentare il modello 730/2024. Ciò solleva una questione importante: i contribuenti che possiedono solo redditi diversi dal lavoro dipendente e assimilati possono presentare il modello 730/2024 senza sostituto d’imposta?
La circolare dell’11 aprile 2024, n. 8/E, chiarisce che l’articolo 2, comma 1, del decreto Adempimenti mira a rendere progressivamente accessibile a tutte le persone fisiche non titolari di partita IVA l’utilizzo del modello 730/2024. Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, nel provvedimento annuale che approva il modello di dichiarazione semplificato, individuerà gradualmente le tipologie reddituali che possono essere dichiarate con il modello 730 per ciascun anno d’imposta.
Questa disposizione permette, a regime, anche ai soggetti non titolari di partita IVA che non conseguono redditi di lavoro dipendente o assimilati di utilizzare il modello di dichiarazione semplificato. Dunque, a partire dalle dichiarazioni presentate nel 2024, relative al periodo d’imposta 2023, i contribuenti privi di partita IVA, che sono titolari esclusivamente di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente e assimilati (indicati nella Sezione I o II del Quadro C), possono presentare il modello 730/2024 senza sostituto d’imposta per le tipologie reddituali indicate.
Ad esempio, un contribuente che deve dichiarare per l’anno d’imposta 2023 solo redditi fondiari (indicati nei Quadri A e B), può utilizzare il modello 730/2024 senza sostituto d’imposta, invece del modello Redditi PF 2024. Questo cambiamento rappresenta una significativa semplificazione per molti contribuenti, offrendo loro una modalità più accessibile e meno onerosa per la presentazione delle dichiarazioni fiscali.
Nessun commento:
Posta un commento