Caratteristiche principali
Beneficiari :
- Piccole e medie imprese (PMI) con sede in Italia.
- Operano in tutti i settori produttivi, ad eccezione di quelli esclusi dall'iniziativa.
Beni agevolati :
- Macchinari.
Beneficiari :
Beni agevolati :
Cosa significa concretamente?
Il comma 3-bis dell'art. 35 del decreto Iva, introdotto dal Dlgs. n. 1/2024 (decreto "Adempimenti"), consente ai professionisti di notificare all'Agenzia delle Entrate la cessazione del loro incarico di depositari di libri, registri e documenti contabili. In precedenza, questa comunicazione doveva essere inviata dal contribuente entro 30 giorni dalla cessazione dell'incarico. Ora, se il contribuente non adempie entro i termini previsti, il professionista può trasmettere direttamente la comunicazione.
Oggi, l'Agenzia delle Entrate e l'Associazione Italiana Leasing (Assilea) hanno presentato il Rapporto Immobiliare Non Residenziale 2024. Questo volume offre un'analisi dettagliata del mercato immobiliare non residenziale, concentrandosi su negozi, uffici e capannoni industriali per l'anno 2023. Il rapporto fornisce dati aggiornati sullo stock di ogni comparto e le relative quotazioni, rivelando le principali tendenze e variazioni.
Il segmento dei negozi ha mostrato una crescita notevole nel 2023, con oltre 40mila unità scambiate, segnando un aumento di circa 1.800 unità rispetto al 2022 (+4,5%). Questo incremento è particolarmente evidente nelle Isole, dove il tasso di variazione è stato del +8,3%. Lo stock delle unità immobiliari destinate a negozi e laboratori, classificate nelle categorie C/1 e C/3 del Catasto, conta oltre 2,5 milioni di unità a livello nazionale. La distribuzione geografica vede un'alta concentrazione al Sud (27,2%), seguita dal Nord Ovest (24%) e dal Centro (21,9%). La quotazione media nazionale per questi immobili è di 1.426 €/metro quadro, con un incremento dello 0,6% rispetto all'anno precedente.
Il mercato degli uffici ha registrato una lieve flessione nel 2023, con una diminuzione dell'1% nel numero di compravendite rispetto al 2022, totalizzando 13.263 unità scambiate. Lo stock di uffici censiti, corrispondenti alla categoria catastale A/10, ammonta a poco più di 628mila unità. La maggior parte di queste unità è situata nel Nord Italia (quasi il 53%), seguita dal Centro (21%) e dal Sud e Isole (26%). Anche la quotazione media del comparto uffici ha subito una diminuzione, attestandosi a 1.311 €/metro quadro, con una flessione dell'1,3% rispetto al 2022.
Il settore produttivo, rappresentato dalle categorie catastali D/1 e D/7, ha visto una contrazione nel 2023, con una diminuzione del 3,8% nel numero di transazioni rispetto all'anno precedente. Lo stock di unità produttive censite ammonta a quasi 822mila unità, di cui quasi il 60% situate nel Nord Italia. La quotazione media annuale per gli immobili produttivi è stata di 450 €/metro quadro, registrando una diminuzione dell'1% rispetto al 2022.
Il leasing immobiliare si conferma un importante strumento finanziario per le imprese, in particolare per quelle di dimensioni medio-piccole. A fine 2023, il 9,7% delle imprese italiane aveva in essere un contratto di leasing, con 2.713 nuovi contratti stipulati durante l'anno, per un valore complessivo di 2,8 miliardi di euro. Dopo il rallentamento del 2022 (-3,4%), il 2023 ha segnato una leggera ripresa in termini di valore dei nuovi contratti (+0,5%), nonostante una contrazione del numero di operazioni (-13,8%). Gli immobili industriali sono risultati prevalenti sia in termini di valore che di numero di contratti, seguiti dagli immobili commerciali.
Il Rapporto Immobiliare 2024, realizzato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Assilea, offre un quadro esaustivo e dettagliato delle dinamiche del mercato immobiliare non residenziale, fornendo preziose informazioni per gli operatori del settore e per le imprese.
Il 31 maggio si avvicina, portando con sé una scadenza cruciale per i contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione-quater. Per coloro che sono in regola con i pagamenti precedenti, questo è il termine ultimo per versare la quarta rata della Definizione agevolata delle cartelle. Vediamo insieme tutti i dettagli e le modalità di pagamento.
La Scadenza del 31 Maggio
La quarta rata della Rottamazione-quater deve essere pagata entro il 31 maggio 2024. I contribuenti hanno ricevuto i moduli di pagamento direttamente dall'Agenzia delle entrate-Riscossione e possono trovare una copia di questi documenti anche sul sito ufficiale dell'Agenzia, [www.agenziaentrateriscossione.gov.it](http://www.agenziaentrateriscossione.gov.it).
Eventi Alluvionali di Maggio 2023
La scadenza del 31 maggio riguarda anche i soggetti colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023, residenti nei territori specificati nell’allegato 1 al Decreto Legge n. 61/2023, noto come decreto Alluvione. Questi contribuenti devono versare la terza rata, seguendo il calendario specifico per le zone interessate.
Tolleranza di 5 Giorni
La legge prevede una tolleranza di 5 giorni
La stagione delle dichiarazioni dei redditi 2024 è ufficialmente aperta. Dal 30 aprile, i modelli precompilati sono stati resi disponibili in semplice consultazione e, da ora, i contribuenti possono procedere con l’invio all’Agenzia delle Entrate, con o senza modifiche.
730 Semplificato: Novità e Vantaggi
Dati su interventi condominiali e opzioni bonus edilizi: doppia proroga
In una recente svolta, le scadenze per gli adempimenti fiscali legati agli interventi condominiali e alle opzioni per i bonus edilizi hanno ricevuto una doppia proroga, concedendo così agli amministratori di condominio e ai contribuenti un lasso di tempo aggiuntivo per mettersi in regola con il Fisco.
Estensione delle scadenze al 4 aprile 2024
Nell'ambito delle iniziative volte a semplificare gli adempimenti fiscali per professionisti e imprese, l'Agenzia delle Entrate ha compiuto un passo significativo con l'introduzione del servizio di dichiarazione Iva precompilata. Da oggi, circa 2,4 milioni di soggetti tra professionisti e imprese hanno accesso a questa novità, che promette di rendere più fluido il processo di dichiarazione Iva per l'anno fiscale 2024.
Il servizio consente agli utenti di visualizzare il proprio modello di dichiarazione Iva per il 2024, parzialmente compilato sulla base dei dati in possesso dell'Agenzia delle Entrate. A partire dal 15 febbraio, sarà possibile non solo consultare ma anche modificare, integrare i dati mancanti, inviare la dichiarazione e, se dovuto, versare l'imposta. Questo rappresenta la continuazione di una sperimentazione iniziata nel febbraio 2023, che ha visto l'utilizzo di dati provenienti dalle fatture elettroniche, dalle comunicazioni di operazioni transfrontaliere e dai corrispettivi telematici per precompilare le dichiarazioni Iva.
Precompilata Iva al via per circa 2,4 milioni di professionisti e imprese. È adesso attivo il servizio che consente di visualizzare il proprio modello 2024, in parte già compilato dall’Agenzia delle Entrate, mentre da giovedì prossimo, 15 febbraio, sarà possibile modificare o integrare i dati, inviare la dichiarazione e versare l’eventuale imposta. Prosegue quindi la sperimentazione avviata a febbraio 2023 per mettere a disposizione degli operatori la bozza della dichiarazione elaborata con i dati delle fatture elettroniche, delle comunicazioni delle operazioni transfrontaliere e dei corrispettivi telematici.
La platea interessata
La facoltà di aderire al regime forfetario (ovvero di permanervi) è riservata alle